Nel corso del secolo XVII attraverso l’opera dei missionari cattolici in Bosnia ed Erzegovina (BiH) nasce per la prima volta iniziativa per l’unione ecclesiale con i fedeli ortodossi. In questo senso, monasteri ortodossi Tvrdoš, Zavala e Žitomislić nell’Erzegovina entrarono a far parte della Chiesa Cattolica tramite l’unione. Più tardi, a causa di molto sfavorevoli ragioni storiche scomparirono in tutto i monaci unitaristi. A quel tempo in Bosnia nasce idea dell’unione ecclesiale nel monastero ortodosso di Hrmanj nei pressi della città di Drvar. Intorno al 1608 i monaci del monastero si trasferirono nel monastero Marča nella Croazia, dove, nell’anno 1611, entrarono in unione con la Chiesa Cattolica. In Bosnia ed Erzegovina nei secoli a venire non si registrava nessun serio tentativo orientato alla realizzazione dell’unità della Chiesa. Nel secolo XIX, più precisamente nell’anno 1890, sul territorio della Bosnia ed Erzegovina, che in quel periodo faceva parte dell’impero Austro-Ungarico, si sistemarono i fedeli greco-cattolici di rito bizantino provenienti della provincia di Galizia in Ucraina. In solo pochi anni nella zona della Bosnia Centrale si sono trasferiti circa diecimila Ucraini (Galiziani). Dopo l’arrivo dei coloni, della cura spirituale si sono occupati i preti greco-cattolici dall’Ucraina. Consapevole del fatto della presenza di comunità ucraina molto numerosa dei greco-cattolici di rito bizantino in Bosnia, nel 1902 a visitare i suoi compatrioti arriva l’arcivescovo di Leopoli (L’vov) Andrey Sheptytsky. Dopo aver visitato gli Ucraini in Bosnia ed Erzegovina, l’Arcivescovo Sheptytsky propone alla Santa Sede di nominare il vicario greco-cattolico in Bosnia ed Erzegovina. Nel 1907, la Santa Sede ha accettato la proposta dell’arcivescovo Sheptytzky e nomina il sacerdote dall’Arcidiocesi di Leopoli Dott. Josip Žuka il Vicario generale dei greco-cattolici ucraini di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina. Nello stesso anno, l’arcivescovo di Sarajevo Dott. Josip Stadler propone l’istituzione dell’Eparchia greco-cattolica di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina, e insieme a ciò propone il canonico Dott. Daniel Šajatović per il nuovo vescovo greco-cattolico nella Bosnia. La Santa Sede ha preso in considerazione i suoi suggerimenti e ha proceduto all’istituzione stratiforme della gerarchia greco-cattolica in Bosnia ed Erzegovina. In questo senso, nel 1914 con il decreto della Santa Sede si è istituita L’Amministrazione Apostolica dei greco-cattolici di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina (Administratio apostolica catholicorum graeco rutheni ritus in Bosnia et Herzegovina). Per l’amministratore apostolico è stato nominato il canonico dell’Arcidiocesi di Leopoli il mitrato Aleksey Bazyuk mentre per l’ordinario per i luoghi greco-cattolici l’arcivescovo della Chiesa Romana Dott. Josip Stadler. L’amministratore apostolico Aleksey Bazyuk dal 1914 dimora presso il Seminario Maggiore a Sarajevo, e nel 1916 la propria sede amministrativa ha spostato da Sarajevo a Banja Luka per essere più vicino ai suoi fedeli. In quel tempo per le migliaia di greco-cattolici ucraini di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina si stano istituendo le nuove parrocchie greco-cattoliche, principalmente intorno alla città Banja Luka, e si stanno costruendo le nuove chiese e le case parrocchiali. L’Amministrazione Apostolica operava con successo per dieci anni fino al 1924. In seguito avvenne l’abolizione dell’Amministrazione Apostolica e giurisdizione su quello che in un tempo era l’Amministrazioni indipendente greco-cattolica di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina assume l’Eparchia di Križevci in Croazia. Con il decreto N. 140/1978 dal 15 aprile 1978, rilasciata dall’amministratore dell’Eparchia di Križevac, Mons. Gabriel Bukatko, inizia il processo della riorganizzazione dell’Eparchia di Križevci e si stabilisce di nuovo il Vicariato per i fedeli greco-cattolici di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina. Nel 2005 l’ordinario dell’Eparchia di Križevci, Mons. Slavomir Miklovš ha deciso di accordare i confini del Vicariato greco-cattolico con i confini statali della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina. Nello stesso anno è stato nominato il vicario greco-cattolico di rito bizantino per la Bosnia ed Erzegovina. Oggi, il Vicariato greco-cattolico di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina è la parte costitutiva dell’Eparchia di Križevci.
La situazione attuale della comunità greco-cattolica in Bosnia ed Erzegovina
Nazionalità dei fedeli: Ucraini
Lingua usata nella liturgia: ucraino
Vicariato per i greco-cattolici in Bosnia ed Erzegovina: Sede centrale – BANJA LUKA
Parrocchie:
- Parrocchia di Cristo Zar – BANJA LUKA;
- Parrocchia di San Giosafat – CEROVLJANI;
- Parrocchia dell’Assunzione della Santissima Madre di Dio – DERVENTA;
- Parrocchia dell’Assunzione della Santissima Madre di dio – DEVETINA;
- Parrocchia della Natività della Santissima Madre di Dio – KAMENICA;
- Parrocchia della Santissima Eucaristia – KOZARAC;
- Parrocchia della Protezione della Santissima Madre di Dio – LEPENICA;
- Parrocchia di Pietro e Paolo – LIŠNJA;
- Parrocchia della Trasfigurazione del Signore – PRNJAVOR;
- Parrocchia dell’Assunzione di Cristo – STARA DUBRAVA.
Monasteri/centri spirituali:
- Monastero delle Suore Basiliane – PRNJAVOR;
- Monastero delle Suore Ancelle – BANJA LUKA;
- Centro Spirituale – PRNJAVOR.
Caritas/sede: Caritas del Vicariato greco-cattolico di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina – BANJA LUKA.
Proposta:
Si propone l’istituzione dell’Esarcato Apostolico greco-cattolico di rito bizantino in Bosnia ed Erzegovina con la sede a Banja Luka. L’Esarcato greco-cattolico nel momento della fondazione si dovrebbe unire alla Conferenza Episcopale di Bosnia ed Erzegovina, l’atto con cui si rafforzerebbe la Chiesa Cattolica in Bosnia ed Erzegovina.